Affect and Representation
La psicoanalisi attuale si presenta come una scienza abbastanza unitaria dal punto di vista clinico e metodologico, ma assai eterogenea quanto a teorie, ed inolte isolata, se non più contestata, rispetto alle altre scienze psicologiche. Questo libro prosegue la linea di pensiero, sviluppata dall’autore in precedenti opere, a proposito delle teorie psicoanalitiche, nella ricerca di un modello che, pur rimanendo nell’ambito tipico della psicoanalisi, possa essere raffrontabile con modelli e teorie di altre scienze psicologiche; in particolare con gli studi sperimentali delle scuole percettologiche e cognitiviste.
Questo modello, collocabile nello ambito delle teorie oggettuali di derivazione kleiniana, ha l’intento di ridurre la separazone della psicoanalisi rispetto ad altre “psicologie”: l’area di indagine sui processi cognitivi, da queste ultime specificamente studiata, è infatti confrontata con quella, più tradizionalmente psicoanalitica, riguardante gli affetti.
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Il testo raffronta le concezioni psicoanalitiche sugli affetti, ed in particolare il concetto di oggetto interno, con gli studi sui processi cognitivi del primo anno di vita, formulando una ridescrizione cognitiva dei processi a dei processi affettivi nella quale possa essere inquadrata l’origine dello sviluppo psichico in termini di progressivi apprendimenti. Il volume costituisce la premessa alla più chiara formulazione della “Teoria del Protomentale”, quale sarà delineata in successive opere. Il testo è stato tradotto in portoghese dalla Editora 34 di San Paolo del Brasile.